La fibromialgia è una sindrome caratterizzata dalla presenza di dolori diffusi prevalentemente a fasce muscolari, entesiti, cellulalgia o in presenza di disturbi del sonno, depressione, tendenza a somatizzare, talvolta febbre.
La diagnosi di sindrome fibromialgica non è semplice. Non esistono esami specifici. In Medicina Manuale viene descritta la Sindrome delle zone Transizionali (SZT). Le zone transizionali sono le cerniere cervico-occipitale, cervico dorsale, dorso-lombare, lombosacrale. Sono zone con caratteristiche funzionali e anatomiche ben precise. C’è anche un’altra cerniera che è al di fuori della SZT ed è esclusivamente funzionale. È a livello T7-T8 e lavora quando si cammina (spalle a sinistra bacino a destra e viceversa)
Le zone transizionali sono quelle che lavorano costantemente nella nostra attività giornaliera e sono quelle più soggette a tensioni di varia natura.

Nel 35% della popolazione è presente la Dismetria congenita che determina un lavoro eccessivo soprattutto di due zone transizionali: la cerniera lombosacrale e la cerniera dorso-lombare. Quando questi punti di compenso non riescono a lavorare e quindi vanno in sufficienza, possono creare problemi anche alle altre zone transizionali e quindi dare una sintomatologia simile alla Sindrome Fibromialgica.
Il vantaggio è che in questo caso la diagnosi è possibile con la semplice visita. In questo caso la clinica ci permette di individuare con precisione i punti di sofferenza e quindi ci da la possibilità di una azione terapeutica. Azione terapeutica che può essere con manipolazioni vertebrali, oppure con infiltrazioni di O2-O3 o cortisone. Laddove è necessario si possono aggiungere antinfiammatori e antidepressivi o ansiolitici.
